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PRO LOCO MONTEFUSCO
VIA PIRRO DE LUCA
83030 MONTEFUSCO (AV)
TEL : 0825 1724332
Email:
prolocomontefusco@libero.it |
Pro loco MONTEFUSCO
-> Convento S. Egidio
Il
bianco e solitario convento di S. Egidio sorge quasi al piede della
collina di Montefusco dalla parte di mezzogiorno, lungo la strada che
porta al passo della Serra. La campagna intorno ferace e ben coltivata è
sparsa di numerosi cascinali lungo il crinale della collinetta ai lati
della strada e nei due declivi che digradano verso Pietradefusi e la
piana di Pratola Serra. Non è molto antico: fu infatti edificato tra il
1625 e il 1630 grazie ad una cospicua offerta fatta da un devoto in
onore di S. Egidio donde derivò la denominazione della zona che è
anteriore al cenobio francescano. Il convento risultò non molto ampio,
di forma quadrata, con piccolo chiostro al centro. I Cappuccini della
Provincia di Napoli vi abitarono dalla fondazione fino all'anno 1867
quando il convento fu soppresso e i Frati espulsi. Dopo la partenza dei
Frati il sacro edificio passò nelle mani di Vescovi, Congregazioni
Religiose e Associazioni di beneficenza finchè fu ceduto dal Municipio
ai Cappuccini della Provincia di Foggia e S. Angelo che ne presero
formale possesso il 5 novembre 1900. Essi, a più riprese, vi hanno fatto
eseguire lavori di restauro e di ampliamento per adattarlo a sede dello
Studentato di Teologia, prima, e di Filosofia. Il Convento possiede una
ricca Biblioteca, ed è circondato da un vastissimo e ferace giardino nel
quale crescono in gran quantità, viti, alberi da frutta e olivi.
La Chiesa
E' di forma rettangolare a unica nave con breve
presbiterio in fondo, volta a botte e coro sulla cantoria fabbricata ad
arco sulla porta d'ingresso. Occupa tutto il lato di ponente del
convento. E' di linea sobria, ma elegante. Venne costruita
contemporaneamente al convento da artisti napoletani diretti
dall'architetto Giovanni Conforti. Fu consacrata il 4 ottobre 1673
dall'Arc. Foppa sotto il titolo di María S.S. delle Grazie e
riconsacrata dal cardinale Orsini il 31 agosto 1692 sotto il medesimo
titolo. Un cenno particolare merita la cappella di S. Antonio di Padova
perchè la chiesa, sebbene liturgicamente abbia una diversa intitolazione,
è dal popolo considerata come un piccolo santuario del gran Santo di
Padova. La festa di S. Antonio si svolge nella domenica immediatamente
successiva al 13 giugno con enorme affluenza di devoti da Montefusco e
da tutti i paesi vicini.
San PIO a Montefusco
Il Convento di Montefusco era stato restaurato e da
alcuni anni ospitava gli studenti di Teologia, quando, nel novembre dei
1908, arrivò qui anche P. Pio da Pietrelcina per continuare gli studi
teologici. Erano suoi compagni Fr. Giacomo da Pietrastornina, Fr.
Gregorio da Colle d'Anchise, Fr. Carlo da Pignataro Maggiore, Fr. Leone
da San Giovanni Rotondo, Fr. Placido da San Marco in Lamis, Fr.
Ferdinando da San Marco in Lamis, Fr. Anastasio da Roio, Fr. Guglielmo
da San Giovanni Rotondo e Fr. Clemente da San Giovanni Rotondo. Il 19
Dicembre, Fr. Pio ricevette, a Benevento, gli Ordini minori e, due
giorni dopo, il Suddiaconato. "Fr. Pio era quieto e calmo, anche durante
la ricreazione, sempre umile, mite, obbediente... non si distingueva per
impegno" (P. Bernardino da San Giovanni Rotondo); un suo compagno di
studi, che raggiunse Fr. Pio a Montefusco nel 1909, ha lasciato scritto:
"Da studente, a Montefusco spesso trovai fra' Pio in coro che recitava
l'ufficio della Madonna e qualche volta lo vidi con le lagrime agli
occhi... era malaticcio, molto delicato, sovente visitato dalla febbre e
da acuti dolori" (P. Ilario da Teano). Per quanto se ne sa, dopo il
maggio del 1909, Fr. Pio non ritornò a Montefusco, anche se, il primo
agosto del 1910, il suo convento di residenza era ancora questo.
P. Pio conservò un ricordo bellissimo del tempo trascorso a Montefusco;
nel 1914, infatti, scrisse a P. Paolino da Casacalenda: "Memore di quei
pochi giorni trascorsi insieme felicemente a Montefusco". Nel 1923,
quando il suo trasferimento da San Giovanni Rotondo sembrava inevitabile
ed imminente, P. Pio ebbe a scrivere: "Se proprio dovete trasferirmi in
un altro convento, desidererei andare in quello di Montefusco", frase
che si può leggere su una pietra posta accanto al monumento eretto in
suo onore nel piazzale di questo convento. Fu innalzato dietro
iniziativa e bozzetto di P. Claudio Ruggiero, il 3 ottobre del 1987.
L´opera degli scultori Ivo Stagetti e Pietro Cosci di Marina dí
Pietrasanta (Lu)raffigura P. Pio con i genitori e vuole essere un
omaggio alla famiglia di P. Pio, rappresentato nel marmo già anziano e
con lo sguardo rivolto verso la sua Píetrelcina.
Cella di San Pio
E' ubiacata nel corridoio meridionale del convento. Si presenta
piccola, povera e disadorna come tutte le celle dei frati di un tempo.
Per individuarla fu chiesto a P. Pio quale fosse stata la sua cella a
Montefusco ed egli rispose che era la terza dopo quella di P. Guardiano.
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